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Dal mare e dalla sua storia alle vicende del lavoro e dell’attività estrattiva: le miniere che costellano tutta l’area del Sulcis e Iglesiente sono libri nei quali rileggere una vicenda millenaria che oggi rivivono in chiave di fruizione turistica e culturale. È il caso della Palazzina Bellavista, edificio ottocentesco di grande pregio architettonico che ospitò per lungo tempo la direzione delle miniere, ora luogo di mostre d’arte (la prima, fino al 30 agosto, sul Guercino). L’intera area del parco geominerario del Sulcis e Iglesiente, con le sue peculiarità naturalistiche e storico- artistiche, trae dai metalli spunti per pregevoli produzioni artigianali: i coltelli, rinomati quelli di Arbus e di Guspini, hanno a Fluminimaggiore uno dei più attenti costruttori. La bottega artigiana di Luciano Arrius è specializzata nella produzione e nella riproposizione di coltelli di pregio e di foggia antica, il cui mercato è in continua espansione soprattutto in ambito collezionistico. Ma il coltello, che da queste parti ha fogge e forme differenti, è strumento e abituale compagno nella vita dei campi, dalla celebre arburesa con la sua lama panciuta alle snelle lame della pattedese. Le numerose comunità pastorali che vivono nell’area del Sulcis-Iglesiente, tra le vallate di Domusnovas, Musei e Villamassargia, sono dedite in massima parte all’allevamento delle capre, le cui carni rappresentano uno dei piatti tradizionali di tutta questa area geografica. Così come avviene sui monti di Gonnosfanadiga, Guspini e Villacidro, località rinomate per la produzione di un ottimo olio che ben si abbina con la cucina tradizionale. I ritmi del tempo si perdono in una sosta ad Iglesias, una delle sette Città Regie della Sardegna, di impianto duecentesco. La cittadina, il cui centro storico mostra i chiari segni di un passato fiorente e di una classe mercantile che traeva dall’attività estrattiva gran parte dei suoi capitali, ha una tradizione antica nella lavorazione dell’argento. La ricerca storica e la riproposizione delle antiche lavorazioni sono punti di forza della cooperativa Sant’Eligio, specializzata nella produzione di argenti di estrema qualità. Le ricchezze archeologiche di tutto il Sulcis, dal tempio di Antas di Fluminimaggiore, all’area di Monte Sirai di Carbonia, fino alla meravigliosa struttura di Nora, a Pula, sono la testimonianza di un passato ricchissimo, le cui tracce, anche nei disegni riproposti nella tessitura, rivelano un profondo attaccamento alla natura. Gli arazzi di Anna Rita Cogoni di Villamassargia conservano questo fascino, tra disegni floreali e rappresentazioni fantastiche di una natura amica e madre. Nelle viscere della terra, all’interno delle grotte di Is Zuddas di Santadi, si avverte il senso profondo del territorio, dei suoi contrasti e delle sue bellezze nascoste. Giusto il viaggiatore, in un vagare senza piani prestabiliti, apprezzerà gli opposti che questo lembo di terra riserva.