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Tempio :: Capoluogo di provincia con la città di Olbia è una località gallurese conosciuta per l'estrazione e la lavorazione del sughero e del granito, per il suo Carnevale e per la sua cucina tipica. - Le Vie della Sardegna :: Partendo da Sassari Turismo, Notizie Storiche e Attuali sulla Sardegna, Sagre Paesane e Manifestazioni Religiose, Cultura e Cucina Tipica Sarda, Monumenti da visitare, Spiagge e Montagne dell'Isola. Turismo in Sardegna, itinerari enogastrononici e culturali, suggerimenti su B&B, Agriturismi, Hotel, Residence, Produttori Prodotti Tipici, presenti nel territorio. Informazioni e itinerari su dove andare, cosa vedere, dove mangiare, dove dormire sul Portale Sardo delle Vacanze e dell'Informazione. Sardegna Turismo dove andare e come arrivare, tutte le notizie che vuoi conoscere sull'Isola più bella del Mediterraneo. Scopri sul Portale Le Vie della sardegna le più belle località turistiche dell'Isola e la loro storia, i personaggi illustri e di cultura nati in terra Sarda.

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Tempio :: Capoluogo di provincia con la città di Olbia è una località gallurese conosciuta per l'estrazione e la lavorazione del sughero e del granito, per il suo Carnevale e per la sua cucina tipica.

Località > Olbia Tempio
Tempio Pausania viale Fonte Nuova, informazioni turistiche e curiosità.
Tempio Pausania
Tempio si trova nella Provincia di Olbia-Tempio. Il suo centro storico presenta una tipica architettura di palazzi in blocchi di granito con marcate similitudini ai centri del sud della Corsica. Importante centro per l'estrazione e la trasformazione del sughero e del granito dei cui prodotti costituisce il nucleo dei principali distretti industriali in Italia.

Abitanti: 14.243
Superficie: 210,82 km²
Provincia: Olbia-Tempio
Municipio: Piazza Gallura, 3 - tel. 079 679999
Guardia Medica: via Grazia Deledda, 19 - tel. 079 631477
Polizia Municipale: circon. Settembrini, 15 tel. 079 631414
Biblioteca: via parco Rimembranze, 1 tel. 079 671580
Ufficio postale: via Nazionale, 1 - tel. 079 659750

Capoluogo di provincia con la città di Olbia, è una località gallurese conosciuta per l'estrazione e la lavorazione del sughero e del granito. I palazzotti tipici, fatti di blocchi di granito, somigliano molto a quelli che si possono vedere nel sud della Corsica. L'attuale nome di Tempio Pausania compare per la prima volta nel 1173, in un accordo stipulato tra il vescovo di Civita e la città di Pisa. Questa località è da sempre legata al carnevale chiamato su carrasciali timpiesu. La figura principale è quella di "Sua Maestà Re Giorgio", rappresentato con un pupazzo, icona dei mali della città e della vita. Per sei giorni viene osannato, onorato e adulato, fino al martedì grasso giorno in cui viene processato per le sue colpe e bruciato sulla pubblica piazza. Fra le antiche tradizioni carnevalesche tempiesi c'è anche quella di Lu Palu di la Frisgjola, palio in cui i cavalieri al galoppo devono prendere una frittella lunga, la frisgjola, tenuta a penzoloni da una ragazza mascherata affacciata ad un poggiolo. Se il cavaliere riesce nell'impresa, può trascorrere una serata in compagnia della ragazza.



Cenni storici Il territorio di Tempio Pausania racconta una storia antichissima che trae le sue origini sin dall’età neolitica come testimoniano i circoli megalitici, i dolmen, i nuraghi ancora oggi ben conservati e visitabili in tutta l’area circostante. Grazie ad un territorio ricco di risorse e strategicamente votato al controllo del territorio circostante, Tempio Pausania assume sin dalla sua nascita il ruolo di città-giuda e di punto di riferimento principale per tutti i piccoli centri dell’entroterra gallurese. Il nome della città "Templum" è stato rintracciato per la prima volta in un documento ecclesiastico del 1173: l'ipotesi più accreditata fa derivare il toponimo dal latino "templum", nell'accezione di "pendio, scarpata". Questa ipotesi legherebbe il nome all'area in cui sorse la cattedrale della città, ad una quota altimetrica maggiore rispetto al resto dell’abitato. Sembra ormai certo invece che il nome Pausania derivi invece dalla località Pasana, piccolo centro vicino alla città di Olbia, sede dell’antica diocesi.Nel 1300 la città di Tempio è indicata con il nome di Villa Templi in qualità di centro rurale del Giudicato di Gallura, ricoprendo il ruolo di sede del curatore del distretto territoriale di Gemini. Nel 1506 grazie all’accorpamento delle diocesi di Civita e Ampurias, Tempio diviene sede vescovile, sommando alla sua rilevanza politica anche un ruolo in ambito religioso di primissimo piano. La leadership di Tempio continua nel XVII secolo con l’Istituzione delle Scuole Superiori dei Padri Scolopi. Nel 1837 il re Carlo Alberto di Savoia concede a Tempio, capoluogo di una vastissima provincia e sede di Prefettura, gli onori di Municipio e la dignità amministrativa di città. Agli inizi del Novecento si registra un forte aumento della popolazione dovuto all’abbandono progressivo degli stazzi verso la città con una crescita edilizia senza precedenti. Oggi Tempio Pausania è senza dubbio uno dei nuclei più industrializzati dell’isola rinomato centro di lavorazione artigianale ed industriale di materie prime quali il granito ed il sughero ed il vino.

Musei

Raccolta Ornitologica Generale Francesco Stazza
Creata alla fine dell'ottocento dal generale Francesco Stazza, la raccolta è tuttora privata. La raccolta prevalentemente ornitologica, comprendente oltre 400 specie di volatili sardi ed eritrei, raccoglie documenti storici ed oggetti relativi alla campagna d'Africa del 1896, alla Prima guerra mondiale e documenti relativi alla storia locale.
Indirizzo: La raccolta si trova in Via Tola 1, Tempio Pausania (OT) Visitabile a richiesta e su appuntamento. Ingresso gratuito.



Museum Templense
TEMPLENSE Museum Tempio Pausania (OT)
La medievale Villa Templi a partire dal XVI secolo inizia a trasformarsi nella cittadina di Tempio Pausania che raggiunge l’apice dello sviluppo nel XIX secolo. Tra i principali attori di questa evoluzione diviene protagonista la famiglia dei cavalieri nobili Pes, che vede con Antonio (1629-1686) l’inizio delle fortune della casata. Questo palazzo, con il suo progressivo sviluppo, fino all’attuale estensione, accompagna dagli albori la storia dei Pes e della città. Il titolo di marchesi di Villamarina, concesso da Carlo VI d’Austria, viene assunto da don Francesco Pes nel 1711. Da allora, questa residenza, viene denominata palazzo Pes di Villamarina. La piena proprietà dell’intero complesso, adibito a residenza del vescovo e seminario minore, si raggiunge soltanto nel 1933. La totale dismissione dall’uso, avvenuta nel 1966 avvia, per l’antico seminario, un lungo periodo di decadenza. Il 2000 chiama il palazzo Pes di Villamarina ad una nuova rinascita, adibito definitivamente ad attività culturali e ad ospitare la sede del Museum Templense, prezioso polo espositivo del Sistema museale della diocesi di Tempio-Ampurias.
La collezione di argenti sacri e suppellettile d'uso liturgico, i quadri e le statue, le vesti sacre e i paramenti per la liturgia costituiscono con il patrimonio documentario e librario il fondo stabile proveniente per la massima parte dalle sacristie della cattedrale di San Pietro Apostolo. Gli spazi espositivi sono aperti, anche mediante l'utilizzo delle più moderne tecnologie, ad ospitare differenti eventi culturali. Finalità di questo luogo è quella di documentare attraverso una serie di servizi la cultura e la civiltà Gallurese alla luce della fede cristiana.
Indirizzo: Palazzo Pes-Villamarina – Antico Seminario, Via Villamarina 1 – 07029 Tempio Pausania (OT). Orari e apertura: su richiesta, sito web: www.museumtempioampurias.it

Museo storico delle macchine del Sughero
Si espongono i macchinari del processo produttivo e un'ampia rassegna di manufatti esplicativi dell'attività industriale ed artigianale ed una raccolta di preziosi libri (dal 1896) sul sughero e sulle antiche attività di produzione ad esso collegati. È situato nel centro-convegni della Stazione Sperimentale del sughero, articolato su due livelli. L'esposizione consente un percorso storico attraverso la testimonianza dei macchinari per la lavorazione del sughero, a partire dai primi anni del '900. È articolata in 6 sezioni espositive: artistica, internazionale, contadina, industriale, sezione riservata ai lavori vincitori del concorso annuale per le scuole sarde, sezione di esempi forestali. Tutti i macchinari e utensili presenti nel museo, utilizzati in passato per la lavorazione del sughero, sono stati ripristinati nelle loro funzioni originarie da validi artigiani: affilatrice (mola), utilizzata per affilare gli arnesi da taglio (li farri), dei primi anni del Novecento; tavolo del quadrettaio (stabiglia), che consentiva il lavoro a quattro operai; sega a nastro (sarra a nastru) utilizzata per tagliare le plance di sughero, dei primi anni '40 del Novecento; fustelle per l'estrusione dei tappi cilindrici, del 1930 e primi anni '50 del Novecento; lisciatrice utilizzata per rendere lisce e omogenee le superfici dei tappi, della fine degli anni '40 del Novecento; depolverizzatori; intestatrice; timbratrici a caldo e a inchiostro utilizzate per apporre i marchi delle cantine vinicole cui erano destinati i tappi, dei primi anni '40 e primi anni '50 del Novecento; paraffinatici per lubrificare i tappi, dei primi anni '40 e primi anni '50 del Novecento; turacciolatrice o macchina per rastremare i tappi (macchinetta li conici), dei primi del Novecento; macchina per cucire utilizzata per confezionare i sacchi d'imballaggio dei tappi di sughero o dei quadretti, dei primi anni '30 del Novecento; macchina imbottigliatrice per vini spumanti; toupie (fresatrice) per la fabbricazione dei salvagente impiegati nelle imbarcazioni, dei primi anni '50 del Novecento; miscelatore di colle per l'agglomerazione dei granuli di sughero, dei primi anni '30 del Novecento.
Indirizzo: Stazione Sperimentale del Sughero, via Limbara 9, Tempio Pausania. Orari: orario d'ufficio. Biglietto: ingresso gratuito.


Tempio Pausania informazioni turistiche e curiosità
Tempio e d'intorni da non perdere
Bassacutena è una frazione di Tempio Pausania la cui nascita è legata alla figura dell'eroe dei due mondi. Giuseppe Garibaldi infatti frequentò questi luoghi fin dal 1849 avendo approfondito l'amicizia con una famiglia della zona che abitava in un tipico stazzo vicino al centro abitato. In quel periodo Garibaldi, parlamentare della decima legislatura si stava occupando del progetto di modifica del tracciato della strada Tempio-Palau.Proprio in questo periodo iniziarono a sorgere le prime attività artigiane nella zona. Nella frazione si trovano due chiese: una più intitolata a San Pietro edificata nel 1931 la cui festa patronale si svolge il 29 giugno e quella di Santa Maria de Lu Macchjetu, a due chilometri dal centro abitato. La chiesa di Santa Maria risale al tardo medioevo. La festa in suo onore si tiene l'ultima domenica di luglio quando vicino alla chiesa viene organizzata "la suprastantia", il comitato, organizza anche una sagra campestre.



Nuchis Piccola frazione di Tempio Pausania a circa 500 metri sul livello del mare, Nuchis è ubicata all'interno di un fitto bosco di sugherete dove si possono vedere particolari formazioni granitiche. Venne fondata intorno all'anno Mille e nel 1771 ottenne l'autonomia comunale poi soppressa per la forte depressione demografica: oggi annovera circa 400 abitanti. Nuchis conserva alcune testimonianze storiche di notevole interesse culturale, come la chiesa dello Spirito Santo, risalente al XIII secolo. Costruita con granito a vista, è articolata in un'aula ad unica navata con tre cappelle per lato; ospita due preziosi crocifissi lignei del XVII sec. ed un dipinto di Giovanni Marghinotti raffigurante la Pentecoste compiuto negli ultimi anni del XIX secolo. Vicino alla parrocchiale dello Spirito Santo si trova la chiesa dei Santi Cosma e Damiano, anch'essa costruita integralmente con cantoni di granito. Venne edificata nel 1529 e ornata di affreschi. La chiesetta di Santa Croce, risale al XVII secolo e presenta una facciata a capanna con campanile a vela. La chiesa di San Salvatore, con conci di granito a vista, venne edificata nel 1891. Nei dintorni di Nuchis si possono visitare il sito nuragico di Agnu, la fonte sacra di Li Padadini e la tomba dei Giganti di Pascaredda. Nella stazione di Nuchis transita la linea del Trenino Verde che collega Sassari a Palau in un precorso naturalistico fra i più interessanti della Sardegna.
Suppa Cuata o Zuppa Gallurese Ricetta Originale
Viaggio nel gusto
La cucina gallurese ha come ingredienti principali, oltre il formaggio, lo zucchero e il miele. Zucchero e miele sono presenti in importanti quantità non solo nei dolci, come è normale che sia, ma anche in altri piatti creando associazioni di sapori del tutto originali. Ne sono un esempio "Li Puligioni" ravioli che presentano un ripieno costituito da formaggio fresco o ricotta e abbondante zucchero aromatizzato alla cannella e che vengono conditi con sugo salato. Le focacce di pane con ciccioli di maiale si trovano in Gallura con il nome di "Uggiaddini" nella versione dolce. Sono ricche di zucchero e farcite di uva passa. Lo zucchero viene utilizzato persino nel classico sugo al pomodoro oppure nella preparazione della gelatina con i piedi di maiale disossati. Non possiamo dimenticare la famosa "Suppa Cuata" fatta con pane, brodo di carne, formaggio e gratinata in forno e li "Chiusoni" cioè gli gnocchetti, con sugo di "pulpucioli" o di carne di cinghiale e " Li fiuritti", fettuccine di semola di grano duro fatte a mano. Altro primo piatto assolutamente da non dimenticare è Lu Pan'a Fitti, fatto con spianata o pane avanzato bollito in brodo di carne e condita con olio locale, formaggio pecorino, prezzemolo e cannella. In tutta la Gallura, come nel resto della Sardegna, crescono funghi in quantità e anche di alta qualità come ovuli, porcini e la cosiddetta antunna. Diventa quindi naturale trovare sulle tavole degli abitanti di questa zona, nella stagione propizia, piatti a base di funghi come salse ai funghi per condire la pasta oppure funghi arrosto o ancora funghi con aglio, prezzemolo e peperoncino. La cucina della Gallura vanta, inoltre, una varietà di piatti a base di carne tra i quali va menzionato lu "pulceddu di latti", "lu caprittu", la " Rivea", lu "Carri e coggiju", la "Faa e laldu" e la "Caulada". La tradizione gastronomica di questa zona è ricca di dolci, come, per esempio, li "Acciuleddi e meli", fatti con pasta fritta passata prima nel miele e poi nelle scorze d'arancia. Altra specialità della zona sono "Li Cucciuleddi e meli" con un ripieno di miele, pan grattato, noci e mandorle tritate, scorza d'arancia, cannella, pepe e garofano, li "Uriglietti" o Origliette, fatte con la "Pasta Violata" fritte, passate nel miele e spolverate di zucchero. Ma anche li "Casjadini", le formagelle, li "Pidichitti", li "Rujoli" e li "Niuléddhi", li "Papassini" e li "frisjoli Letì", li "Frisjoli longhi" tipiche frittelle lunghe del carnevale. Per non dimendicare " la crema gadduresa", dolce al cucchiaio molto prelibato. Altro dolce molto famoso sono Li Siadi, simili alle Seadas, ma diverse sia nella forma, che nelle prime è semicircolare, sia nel ripieno che prevede del prezzemolo tritato.



Ricetta Origina delle Formaggelle o Casjadini galluresi
Seadas ricetta del dolce più conosciuto della Sardegna
Papassini ricetta dolce tipico della Sardegna
Tempio Pausania la fonte termale di Rinaggiu, come arrivare dove andare a Tempio Pausania.
Terme di Tempio
Dalle sorgenti granitiche di Rinaggiu, situate alle pendici del monte Limbara, sgorga un'acqua oligominerale fredda con un alto tenore di silice, che filtra molto lentamente attraverso la roccia granitica, depositando tutte le impurità, e perciò povera di minerali e di grande utilità terapeutica. L'acqua viene utilizzata per la terapia idropinica che consiste nel berne una quantità sufficiente a produrre effetti terapeutici sull'organismo, accelerando il processo di eliminazione delle scorie. Lo stabilimento termale di Tempio temporaneamente non è aperto ma presto sarà fruibile. Oggi è possibile accedere alle fonti della preziosa acqua terapeutica e visitare il parco antistante, ricco di alberi centenari e piante officinali, di conifere e macchia mediterranea, che invitano al relax e alla serenità. Le fonti sorgono nel centro della Gallura a poche decine di chilometri dalle spiagge di Castelsardo, dell'Isola Rossa e della Costa Smeralda: è possibile unire la fruizione delle acque sorgive con piacevoli escursioni marine verso luoghi di notevole interesse naturalistico. Gli amanti delle camminate, invece, possono compiere passeggiate nei boschi del Limbara, nella Valle della Luna e nell'area archeologica di Luras, oltre che nel centro storico di Tempio apprezzabile per le caratteristiche costruzioni in granito.


Comune di Tempio

Cascata sul monte Limbara Tempio Pausania
Corsi d'acqua e cascate. Angoli nascosti e suggestivi sul Monte Limbara.

Il monte Limbara è un complesso montuoso di natura granitica ubicato nel cuore della Gallura. A nord guarda verso il pianoro di Tempio, a sud ovest è delimitato dal fiume Coghinas e a sud est dalla depressione di Monti, Oschiri, Padrogiano e Olbia. Pur non raggiungendo un'altezza elevata (supera di poco i 1300 m), il Limbara appare imponente e suggestivo, caratterizzato da cime rocciose modellate da agenti atomposferici che in millenni hanno conferito loro forme strane e bizzarre. La più alta è la Punta Balistreri, che raggiunge i 1359 m. Sul monte si trovano due cantieri forestali: uno nel versante settentrionale, l'altro in quello sud. Il primo, appartenente al comune di Tempio Pausania, è compreso all'interno del SIC (Siti di Importanza Comunitaria). La zona è occupata da una rigogliosa macchia mediterranea, in prossimità delle cime sostituita da lande steppose e apre formazioni rocciose.


Il monte Limbara sud appartiene, invece, al comune di Berchidda. Lo scenario è dominato da grandi massi che sembrano quasi sospesi in precario equilibrio, modellati da fenomeni di erosione fino ad assumere forme bizzarre, punteggiati di grotte e cavità. La zona è frequentata dall'aquila reale e aquila Bonelli, che vola su fitti e rigogliosi boschi abitati da gatti selvatici e martore. A Littu Siccu, nel cuore della foresta, si trovano tracce di antichi insediamenti umani a Pedru Fadda e Fighizzola. La vegetazione è costituita da erica e corbezzolo; nei valloni più freschi al leccio si accompagnano l'orniello e l'agrifoglio. Il versante settentrionale e quello meridionale sono ricchi di sorgenti dalle quali sgorga acqua con ottime qualità oligominerali.

Il Limbara è teatro della manifestazione musicale "Time in jazz", che tra rocce e boschi trova lo scenario ideale per ritmiche espressioni artistiche. Vi è inoltre allestito l'ecomuseo di arte e natura "Semida" – che in sardo significa sentiero. Qui spettacolari installazioni di artisti quali Giovanni Campus, Clara Bonfiglio, Erik Chevalier, Paola Dessy, Bruno Petretto, Pinuccio Sciola, Giovanna Secchi, Monica Solinas accompagnano il visitatore alla scoperta di un mondo naturalistico dove si insinuano vere e proprie opere d'arte, che attraverso la Land Art, ricerca artistica nata negli anni Settanta del XX secolo, creano uno spettacolare e sorprendente gioco estetico.

Come arrivare Al monte Limbara nord si arriva, partendo dal centro abitato di Tempio Pausania, percorrendo la SS 392 in direzione Oschiri. Al km 7 in località Coradoreddu sono ubicati gli uffici del cantiere. Il versante meridionale è invece raggiungibile dal paese di Berchidda percorrendo la SS 597 Sassari-Olbia oppure la SP 62. Da Tempio si arriva fino all'eliporto di Valliciola e si scende fino al laghetto Su Sciucchi, che si trova all'interno della foresta.

Attività praticabili Il Limbara è attraversato da numerose strade che, originandosi da Calangianus, Berchidda e dalla strada Tempio - Oschiri, arrivano fino a Valliciola, località a 1053 metri di altitudine. Dalla caserma della Foresta si snoda un percorso che porta alla valletta scavata da rio Pisciaroni. Dopo aver superato il pianoro della Valliciola, ricca di lecci, sugheri, agrifogli, si raggiunge la punta Balestrieri (1359 metri), la maggiore del massiccio.

Informazioni utili e servizi
Capo cantiere Monte Limbara nord: tel. 079 631921; fax. 079 6312921.
Capo cantiere Monte Limbara sud: tel. 320 4331195; 079 704917.



Torrente sul Monte Limbara come arrivare



A Tempio Pausania

  • Tempio Pausania, chiesa dei Santi Cosma e Damiano
  • Tempio Pausania, chiesa di San Pietro
  • Tempio Pausania, nuraghe Izzana
  • Tempio Pausania, nuraghe Majori
  • Tempio Pausania, Stazione Ferroviaria


 

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